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HUMUS

PROFESSIONAL DANCE PROGRAM through CONTEMPORARY TOOLS  

[ Bologna (IT) ]

dal lat. humus «suolo, terra, terreno»

1. Complesso di sostanze organiche presenti nel suolo, di fondamentale importanza per la nutrizione dei vegetali, derivato dalla sintesi di nuove molecole organiche, ad opera di varî organismi; ha natura colloidale, e perciò fortemente assorbente, aspetto terroso o fibroso,

2. fig. Il sostrato di fattori sociali, spirituali, culturali ecc. che promuovono, favoriscono o condizionano il sorgere di situazioni, fatti, manifestazioni.

Humus è uno spazio di ricerca multiprospettico.  

Humus è uno spazio di attivismo culturale e artistico professionale.

Humus vuole far nascere domande e voci diverse (capaci se necessario di accordarsi).

Humus vuole innescare cambi di prospettiva.

Humus offre strumenti per generare uno spazio di condivisione.

Humus è officina per futuri artigiani della cultura.

Humus dà tempo al tempo del processo.

Humus sostituisce attenzione a prestazione.

Humus è studio del processo tra.

Humus studia il corpo quale tecnologia relazionale raffinata.

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PERCHE’
Osserviamo il corpo quale prima mappa per orientarsi nel mondo. Spendere tempo per conoscere questa mappa ci pare importante sia come cittadini che come professionisti. Il corpo è prima di tutto movimento, di fluidi, tessuti, forze, materie di varia densità connesse tra loro. Crediamo nell’approcciarsi al movimento e insieme alla sua consapevolezza e comprensione teorica e viceversa. Il continuo dialogo tra pratica e riflessione è il processo che desideriamo sostenere sia in termini di attivismo culturale, artistico che in termini umani.

PER CHI
Danzatori, performers, attori che desiderano una formazione professionale non accademica.
Artisti di ogni campo che desiderino dedicarsi uno spazio-tempo di studio e di maturazione del proprio linguaggio.
Persone richiamate ad indagare il proprio potenziale espressivo, creativo.

LA PEDAGOGIA
HUMUS cerca un equilibrio tra il tempo della pratica, del fare, prendere, dare strumenti e il tempo della digestione, riflessione, e trasformazione. Propone un processo di ricerca che include il vuoto, il silenzio e l’attesa tra. E’ in questo spazio che vediamo la nascita di nuove somiglianze e differenze. La crescita. Sintesi del processo sono le tappe di: esperienza / racconto dell’esperienza / analisi / denominazione / ritorno all’ esperienza. Questa processualità vuole sostituire la prestazione con l’attenzione, sguardo che si rivolge a. La precisione e la completezza dell’osservare necessitano di un tempo anche lento, a tempo debito ripagato dalla pienezza della consapevolezza dei passi fatti e di quelli che si faranno. Attenzione come tensione all’attesa che lascia accadere per togliere tensione alla produzione formale prestabilita. L’intento pedagogico mira a dare gli strumenti per costruire o consolidare il lavoro sulla corporeità come presenza attiva sofisticata e attenta a 360°, partendo dal movimento per arrivare alla drammaturgia intesa come progetto di ricerca. Sue caratteristiche di conduzione sono l’atteggiamento critico, l’esercizio pratico, la cura terminologica. Si rivolge ad individuare ed incorporare quelli che sono i principi e le forze che sottendono allo strato della forma e dell’espressività  per come si manifesta  e si rende riconoscibile. L’approccio di ogni disciplina è quello che richiede al corpo di lavorare in dialogo consapevole con il campo di forze in cui si inserisce, sia strutturali (da dentro a fuori) che dell’ambiente (da fuori a dentro), per poi dare spazio a possibili  visioni  poetiche e/o processi creativi. Vogliamo offrire nuovi orizzonti e prospettive che possano essere strumenti utili a ciascuno per orientarsi nel proprio cammino professionale e/o di arricchimento personale. La specificità di questo approccio pedagogico risiede nel fatto che ognuno può trovare il suo modo di stare nel e con il processo e trarre il nutrimento di cui ha bisogno.

Sia nei momenti di training che in quelli di più ampia esplorazione, la proposta è di attraversare/alternare e combinare fasi di osservazione attiva, a momenti di esperienza corporea diretta; occasioni di condivisione verbale e analisi della terminologia specifica per andare a raffinare un linguaggio che emerga dalla pratica e sappia parlare del corpo; tempi per perdersi nel puro ascolto percettivo;  opportunità per elaborare e comporre in autonomia servendosi del materiale incontrato e del contesto circostante.

STRUTTURA DEL PERCORSO

La formazione si articola in TRE MODULI. E’ possibile partecipare anche a un singolo modulo.

Il terzo modulo è accessibile solo a chi ha frequentato almeno uno dei primi due moduli.

Modulo I     [Ottobre, Novembre, Dicembre]

Modulo II    [Gennaio, Febbraio, Marzo]

OGNI MESE si articola in:

 

3 settimane di training [ dalle 09.30 alle 15.00] 

dal lunedi al venerdi con docenti interni: 

Axis Syllabus, Play Fight, Geist Pulse.

 

1 stage al mese [sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.00] 

Axis Syllabus [Frey Faust, Francesca Pedullà, Baris Mihci];  Play Fight [Bruno Caverna]

Composizione in Tempo Reale [Claudia Dias]

 

1 settimana di Atelier del vuoto [ lunedi-venerdi ore 09.30 alle ore 15.00]
Uno spazio per coltivare, mettere in discussione, scomporre e ricomporre.
Uno spazio per la digestione, l'integrazione la rielaborazione delle informazioni e delle esperienze.
Uno spazio per quello che c'è, per sostenere il processare piuttosto che l'accumulo statico di informazioni, per rendersi conto di come si muovono le nuove consapevolezze e come interagiscono con gli schemi e le strutture di riferimento già presenti.
In questa settimana autogestita dal gruppo, come corpo insegnanti saremo a disposizione in qualità di mentors dei processi individuali e/o collettivi, sia in una direzione di revisione e approfondimento che di composizione.

3 Monografici [ i venerdi dalle ore 09.30 alle ore 15.00] 

Focus tematici con docenti esterni, che si svolgeranno il venerdì durante l’intera giornata, dalle 09.30 alle 15.00 e saranno aperti al pubblico esterno.

Studio della voce - 25 ore, 5 incontri [docente: Valentina Turrini] 

Ascolto e teoria del Suono - 15 ore, 3 incontri [ docente: Enrico Malatesta]

Sguardo critico sulle arti sceniche - 15 ore, 3 incontri [docente: Altre Velocità]

 

 

Modulo III   [Aprile, Maggio]

l terzo modulo ha come obbiettivi:

l'approfondimento degli strumenti Humus e

la pratica di creazione artistica. 

Il programma pedagogico si articola in:

Training di approfondimento e consolidamento degli strumenti fondanti di Humus con i docenti interni: Axis Syllabus con Nuvola Vandini, Play-Fight con Ester Braga e Chiara Zompa e Geiste Pulse con Anna Albertarelli. 

- workshop internazionale di 4 giorni con Bruno Caverna, autore del Play-Fight. 

 

-  36 ore di residenza di ricerca con Ghoatto Project finalizzata all'azione partecipativa Working DanceFloor, che andrà in scena il 2 Giugno all'interno di ScieFestival.

- due settimane di Atelier del vuoto per lo sviluppo di un progetto individuale con il sostegno di mentors

( Qualora i lavori sviluppati dagli studenti/tesse durante l'Atelier del Vuoto raggiungessero un loro primo compimento potranno essere inseriti nella programmazione di Scie Festival 2023)

ISCRIZIONI: DIREZIONE.FORMAZIONEHUMUS@GMAIL.COM

87 ore di lezione al mesE

25 ore al mese di creazione - revisione 

112 ore complessive al mese

Humus è un progetto indipendente che nasce dal basso, dalla visione e il lavoro dei singoli professionisti uniti da un desiderio: creare uno spazio di formazione basato sulla ricerca e lo scambio. Humus non ha un apparato amministrativo e burocratico, non è finanziato da nessuna istituzione.

La relazione diretta e l'adattabilità nel gestire diversi ruoli sono valori che vogliamo trasmettere.

Humus è stato immaginato e curato da Nuvola Vandini, realizzato in collaborazione con Anna Albertarelli, Ester Braga, Chiara Zompa.

Grazie alla fiducia di OfficinaAcrobatica 

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