TECNICA

dai 3 ai 6 giorni. Residenziali qualora possibile. Altrimenti sono da considerare 6 ore al giorno di lavoro + pausa pranzo. Il laboratorio si svolge in cammino nell'area individuata. Un sopralluogo sarà necessario prima dell'inizio del lavoro. Il target del laboratorio può essere individuato insieme alla direzione artistica, seguendo gli obbiettivi che essa si prepone. Il lavoro si presta a professionisti così come a cittadini non professionisti. Un gruppo misto è ugualmente benvenuto. Il lavoro si presenta con una maglia larga di applicazione così da rispondere a diverse fasce di pubblico.

SINOSSI

Come creare una comunità?
Da quale arroccamento devo spostarmi per cedere alla relazione?
Arroccati non più invita a un immersione nel paesaggio insieme a un gruppo di persone sconosciute. Spostando i corpi dal territorio definito casa, in un paesaggio ancora poco antropizzato, eliminando per un attimo la certezza e la protezione dei muri e dell'asfalto liscio. In un terreno scosceso e irregolare, attraverso l'ausilio di strumenti artistici e culturali come il cammino, le storie e i canti, osserveremo come costruiamo relazioni?

Camminare è la pratica condivisa fra tutti gli esseri umani. Camminare ha modellato la nostra specie. In ogni rituale la ripetizione gioca un ruolo fondamentale per generare un'intenzione comune e stimolare la trasformazione. Camminare è ripetizione. Durante questo laboratorio ci concentreremo sull’atto del camminare in uno spazio non antropizzato, sulle differenze personali, sulla possibilità di creare un movimento collettivo pur mantenendo le specificità individuali. Useremo il camminare come gesto fondamentale, come portale di accesso alla nostra memoria cellulare, come dispositivo di attivazione della relazione e mezzo per incontrare ciò che ci circonda. Camminando collezioneremo sguardi, suoni e parole da condividere, per richiamare memorie recenti e antiche, forse condivise; e crearne nuove da portare con noi proseguendo il cammino.

Camminando l'uomo ha iniziato anche a raccontare storie, in cui tramandava le sue esperienze, le paure, i prodigi, gli incontri. Ogni giorno racconteremo una storia, usandola come filtro per osservare il presente e procedere verso il futuro.
Camminando e lavorando l'uomo ha iniziato anche a cantare, i canti erano spesso incantamenti, usavano il potere della parola, per incantare e così superare fatica, dolore, celebrare i riti e i passaggi.
Il percorso usa come archivio: MANTEIA, prontuario di storie, canti e proverbi prodotto da Architetture di Corpi, con la curatela di Nuvola Vandini, Francesca Pedullà ed Eric Acakpo, edito da Kaba Edizioni.

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